“E’ facile comprendere come da quel corpo, da quella bocca e da quell’animo, insieme alla verginità, se ne fosse andato anche ogni pudore, e come essa, non più vergine, non fosse degna di stare più a lungo nel novero delle vergini; e infatti osò dire di essere stata iniziata agli ordini sacri in modo non conforme alle regole e alle disposizioni; di essere stata chiusa in un monastero dai suoi contro la propria volontà; di non aver avuta l’età prescritta quando vi entrò; di non avere avuto gli anni richiesti per la cerimonia della professione; e quindi che non poteva pronunciare i voti. E sospinta dalla propria audacia e da una grande arroganza pronunciò in particolare queste parole: che lei si doveva sposare, e che dovevano darle colui che essa aveva già prescelto”
(Giuseppe Ripamonti)
Non sono tantissimi i monzesi che conoscono la vera storia della Monaca di Monza, me compresa fino a poco tempo fa……la si sente sempre nominare, la povera Monaca di Monza, fin dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni….ma qual è la sua reale storia che tanto appassiono’ i monzesi dell’epoca? Potremmo definirla una specie di telenovela del 400…
Io la trovo una storia triste: a tratti anche romantica, spesso irreverente, peccaminosa, piena di intrighi, ingiusta per alcuni versi…ma comunque profondamente triste.
Marianna De Leyva, una giovane ragazza obbligata a vivere la sua vita in convento, contro la sua volonta’: questa è secondo me l’essenza della storia.
Vogliamo saperne qualcosa in piu’ su di lei? Giusto da poter finalmente conoscere questa figura femminile cosi’ importante nella nostra storia.
Continuate a leggerci allora…..è una vicenda lunga, durata diversi anni, conclusa con un processo e una dura prigionia di Marianna, colpevole solo di essersi innamorata di un uomo.
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