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Henri Cartier Bresson sotto l’albero di Nata...

Henri Cartier Bresson sotto l’albero di Natale

Un biglietto per la mostra di Henri Cartier Bresson sotto l’albero di Natale? Direi un’ottima idea per un regalo originale.
Dal 20 ottobre 140 scatti di Henri Cartier Bresson sono mostra alla Villa Reale di Monza , dedicati al grande maestro, per immergerci nel suo mondo,  per scoprire il carico di ricchezza di ogni sua immagine, testimonianza di un uomo consapevole, dal lucido pensiero, verso la realtà storica e sociologica.  
Henri Cartier Bresson sotto l'albero 1
Quando scatta l’immagine guida che è stata scelta per questa sua nuova rassegna monografica, Henri Cartier-Bresson ha appena 24 anniHa comprato la sua prima Leica da appena due anni, ma è ancora alla ricerca del suo futuro professionale. È incerto e tentato da molte strade: dalla pittura, dal cinema. “Sono solo un tipo nervoso, e amo la pittura. Per quanto riguarda la fotografia, non ci capisco nulla” affermava.
Non capire nulla di fotografia significa, tra l’altro, non sviluppare personalmente i propri scatti: è un lavoro che lascia agli specialisti del settore. Non vuole apportare alcun miglioramento al negativo, non vuole rivedere le inquadrature, perché lo scatto deve essere giudicato secondo quanto fatto nel qui e ora, nella risposta immediata del soggetto.
Per Cartier-Bresson la tecnica rappresenta solo un mezzo che non deve prevaricare e sconvolgere l’esperienza iniziale, reale momento in cui si decide il significato e la qualità di un’opera.

“Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione convergono davanti alla realtà che fugge. In quell’istante, la cattura dell’immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale”.

I suoi scatti colgono la contemporaneità delle cose e della vita. Le sue fotografie testimoniano la nitidezza e la precisione della sua percezione e l’ordine delle forme.
Egli compone geometricamente solo però nel breve istante tra la sorpresa e lo scatto. La composizione deriva da una percezione subitanea e afferrata al volo, priva di qualsiasi analisi. La composizione di Henri Cartier-Bresson è il riflesso che gli consente di cogliere appieno quel che viene offerto dalle cose esistenti, che non sempre e non da tutti vengono accolte, se non da un occhio disponibile come il suo.

Fotografare, è riconoscere un fatto nello stesso attimo ed in una frazione di secondo e organizzare con rigore le forme percepite visivamente che esprimono questo fatto e lo significano. E’ mettere sulla stessa linea di mira la mente, lo sguardo e il cuore”.

Per parlare di Henri Cartier-Bresson – afferma Denis Curti, curator per la Villa Reale –  è bene tenere in vista la sua biografia. La sua esperienza in campo fotografico si fonde totalmente con la sua vita privata. Due episodi la dicono lunga sul personaggio:  nel 1946 viene a sapere che il MOMA di New York intende dedicargli una mostra “postuma”, credendolo morto in guerra e quando si mette in contatto con i curatori, per chiarire la situazione, con immensa ironia dedica oltre un anno alla preparazione dell’esposizione, inaugurata nel 1947. Sempre nello stesso anno fonda, insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William Vandivert la famosa agenzia Magnum Photos.Insomma, Cartier – Bresson è un fotografo destinato a restare immortale, capace di riscrivere il vocabolario della fotografia moderna e di influenzare intere generazioni di fotografi a venire.

La mostra Henri Cartier Bresson Fotografo è una selezione curata in origine dall’amico ed editore Robert Delpire e realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson, istituzione creata nel 2000 assieme alla moglie Martine Franck ed alla figlia Mélanie e che ha come scopo principale la raccolta delle sue opere e la creazione di uno spazio espositivo aperto ad altri artisti.
Obiettivo della rassegna è far conoscere e capire il modus operandi di Henri Cartier-Bresson, la sua ricerca del contatto con gli altri, nei luoghi e nelle situazioni più diverse, alla ricerca della sorpresa che rompe le nostre abitudini, la meraviglia che libererà le nostre menti, grazie alla fotocamera che ci aiuta ad essere pronti a coglierne e ad immortalarne il contenuto.

Si tratta sicuramente di una bellissima mostra, nella quale ci si immerge in immagini che sanno emozionare e sorprendere: perchè non regalare allora per Natale un biglietto open? Potrai così stupire chi lo riceverà e darai anche la possibilità di trascorrere qualche ora circondati dall’ arte e dalla bellezza delle stanze della Villa reale. Per acquistare i coupon ci si può recare presso la biglietteria della Villa reale di Monza.

Può essere un regalo di Natale ma anche un pensiero in un altro momento: fino al 26 febbraio la mostra sarà aperta.

Il costo del biglietto è di 12 euro e comprende, oltre alla mostra presso il Secondo Piano Nobile, anche la visita agli Appartamenti Privati arricchita con la cosiddetta “realtà aumentata”. Tutti i visitatori, infatti, potranno provare l’esperienza ARtGlass®, grazie a occhiali speciali che, con una tecnologia dedicata, permettono di “fondere” la visione reale con quella virtuale di un ambiente o di un’opera d’arte. Compresivo nel costo del biglietto, è visitabile anche il Belvedere al Terzo Piano della Villa Reale, dove è presente l’esposizione dedicata al design italiano curata dalla Triennale Design Museum intitolata La Bellezza Quotidiana.

Un regalo unico e originale, adatto a tutte le età.

Per maggiori informazioni: info@villarealedimonza.it o 199.15.11.40


Monzese doc, curiosa scopritrice della propria città, amante degli eventi particolari, romantica cittadina che adora girare sulla sua bicicletta alla scoperta di cose nuove da condividere.

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