Il Gran Premio F1 di Monza ha sempre avuto su di me un forte ascendente ed un sapore speciale: il sapore “Rosso Ferrari” che sa di velocità, di rischio calcolato e di ingegno!
I ricordi infatti iniziano quando venivo “parcheggiata” nella terrazza fuori dal Paddock e dai Box nei quali l’accesso era su invito ed i mie genitori non potevano portarsi al seguito la figlia minorenne ( in verità ne avevo molti meno di 18 ed il regolamento parlava chiaro: al Paddock solo se si è maggiorenni!)
Ricordo che mi davano i tappi per le orecchie, perché il rumore pazzesco di quei motori ( si…quello che per alcuni è solo rumore …per altri è musica ruggente), per una bambina delle elementari, risultava assordante, e stavo ad osservare le persone, in attesa che i miei genitori mi chiamassero dai box per controllare che stessi bene.
Nella mia casa c’era fermento in quei giorni: mia mamma era immersa nella ricerca del vestito da indossare, le corse per fare la piega ai capelli, l’abbronzatura immancabile, i tacchi. Non si poteva assolutamente sfigurare ai box! Poi ricordo la stampa delle fotografie che faceva mio padre, fra le quali spuntava sempre qualche personaggio famoso, qualche modella e le immancabili ombrelline.
Ho il ricordo di quella precisa sensazione che genera l’attesa: attesa della partenza, attesa dell’imprevisto e perfino l’attesa della fine di quella girandola di emozioni.Anche la stampa delle foto di mio padre godevano di quel privilegio che hanno le cose non immediate di oggi: l’attesa tra lo scatto, lo sviluppo e la stampa!
Eh ! come cambiano i tempi!
Mi sembrava un mondo pieno di gente importante, di belle donne, di uomini distinti, avvolto nel lusso e io, con i miei occhi innocenti, scrutavo tutto con curiosità e tanta timidezza.
Arrivò poi la stagione della passione per Ayrton Senna, che era tanto bravo e bello: mi pareva così dolce il suo viso e riuscii a farmi fare una fotografia con lui mentre scendeva dall’ elicottero. Chissà dove è ora quella foto…
Gli anni però passano velocemente e arriva l’età in cui è permesso stare a casa sola: l’Autodromo lascia il posto alle vasche in centro Monza a guardare tutti gli stranieri che arrivavano a Monza. Su e giù da via Italia con le amiche, captando accenti diversi e lontani: Monza mi pareva il centro di un mondo multiculturale che era messo in vetrina con orgoglio
Sono tornata ancora in Autodromo ma per le feste negli stand al sabato sera prima della gara, organizzati dalla Sala da Thè e non ricordo più chi: vi ricordate il buio e il freddo quando si tornava indietro da Viale Mirabello? Però erano così divertenti, con il gusto un po’ proibito del Parco di notte.
Ora negli ultimi anni del Gran Premio di F1 a Monza mi godo altre cose, per esempio le Frecce Tricolore: a me emozionano ogni anno e cerco sempre di non perderle, e a voi?
Poi mi piacciono gli eventi del FuoriGp: la città si anima, si assapora un clima di festa, nonostante le tante polemiche che accompagnano il Gran Premio.
C’è sempre qualcosa di interessante da fare, anche solo passeggiare per il centro di Monza, bere una birra in compagnia, fermarsi agli stand, partecipare a qualche vernissage, oppure cenare sotto le stelle in piazza Carrobiolo.
Quest’anno sarà un Gran Premio speciale per me: nasce la Redazione di Monza Reale e anche noi scalderemo i motori sabato 7 settembre alle ore 17, presso Amerigo Milano, la nostra nuova sede in via Carlo Alberto 35.
E’ l’inizio di un’avventura, con una valida squadra di persone che stimo ed ammiro.
Sarà il nostro primo Gran Premio questo, rosso come il colore di Monza, come la Ferrari, come la passione che contraddistingue il nostro lavoro!
Vi aspettiamo!
Evento Facebook: Incontra Raffaella e la sua squadra Reale
SABATO 7 SETTEMBRE Dalle 17 alle 20
AMERIGO MILANO
Via Carlo Alberto 35, Monza
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