Sindrome occhio secco? Sai di cosa si tratta?

Ti stai godendo la passeggiata nel nostro meraviglioso Parco, magari in una deliziosa giornata leggermente ventilata. Oppure hai preso la bici (ottimo!) per farti un giro in centro e … verso sera ti senti gli occhi stanchi, magari un po’ secchi e che prudono un po’?

Ti guardi allo specchio e noti che sono arrossati. E se fosse la sindrome dell’occhio secco?

Secondo le ultime ricerche questo disturbo così variegato colpisce soprattutto le donne (in misura doppia rispetto agli uomini) dopo i cinquant’anni. Nei casi più gravi le persone accusano anche  annebbiamento della vista e fotofobia.

Le cause sono molteplici: l’aumentare dell’età, cambiamenti ormonali, vivere in un ambiente molto inquinato e, per quanto riguarda l’alimentazione, un’assunzione troppo scarsa di vitamina A e di acidi grassi essenziale omega 3 (attenzione quindi se segui un regime vegano e vegetariano).

Abbiamo chiesto ad Alberto Verderio, ottico contattologo e titolare di “Ottica Sant’Antonio”, di darci qualche dritta per prevenire questa fastidiosa sindrome.

Ecco cosa  ci consiglia:

1) Diminuire le ore di utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione come telefoni, pc, tablet. Si tende infatti a rimanere con gli occhi aperti e ci si “dimentica” di chiuderli, un atto naturale che serve a mantenere lubrificata la cornea. Fissando a lungo i display vari, l’occhio si secca facilmente, una condizione che protratta ne ltempo può causare non pochi problemi.

2) Attenzione alle lenti a contatto usa&getta: meglio non abusarne e ogni tanto lasciar “respirare” l’occhio. Questa lenti infatti assorbono una grande quantità del film lacrimale su cui galleggiano. Inoltre abbinate ad ambienti asciutti e polverosi, all’utilizzo di smartphone etc potrebbero amplificare il problema.

3) Vai spesso in bici? Benissimo, ma se utilizzandola hai la sensazione di un occhio particolarmente asciutto soprattutto con molto caldo, freddo o vento, allora è molto utile un occhiale protettivo (da vista, da sole o neutro). In questo modo attenui i sintomi  e diminuisce la possibilità di raccogliere negli occhi pulviscolo, residui o microparticelle che affollano l’aria.