Gli scorci abitativi monzesi sono degli angoli della città che Tatiana Caglia, la nostra property finder, ha osservato grazie al suo occhio esperto.
Monza appare come uno scrigno che custodisce ricchezza di storia, fascino e un velo di mistero. Osservandola all’ora del tramonto, la luce ambrata del sole riflette sui suoi edifici: ciò che ne deriva è un sapore visivo anticato ed uniforme risaltandone ancor di più l’essenza delle loro epoche costruttive divise tra antichità ed evoluzione.
Ville storiche, palazzine d’epoca, nuovi contesti abitativi con elementi ad alta efficienza o contesti da rimodernare: ogni tipologia ha una propria unicità. Ciò che ci emoziona è immaginarne la loro storia nel modo in cui sono stati costruiti attraverso i colori, gli adorni di facciate, balconi, tetti, cancelli e portoni.
Per ammirare oggi le architetture religiose, civili e militari di cui si compone la città, facciamo un salto indietro nel tempo: all’epoca romana sulla sponda destra del fiume Lambro, verso il Duomo, si sviluppava il nucleo principale e sulla sponda sinistra invece, probabilmente esisteva un anfiteatro, data la conformazione a curva ellittica dell’attuale Via Vittorio Emanuele II. E’ nell’epoca medioevale che Monza diventa luogo di interesse abitativo delle Residenze Reali, grazie alla bellezza del paesaggio, al clima, salubrità e per la vicinanza con Milano.
Durante lo sviluppo economico dell’epoca moderna vennero costruite le prime ville storiche monzesi (come la nota Villa Reale, costruita in tre anni e successivamente salvata dalla demolizione con le proteste cittadine), manifestando così anche la tendenza agli ornamenti dei palazzi e la costruzione di edifici di pregio commissionati ai più considerevoli architetti del tempo, crescendo così di rilevanza a livello culturale.
Nel periodo tra le due guerre mondiali l’espansione edilizia fu impreziosita con l’autodromo e un campo da golf all’interno del Parco; nella seconda metà del secolo la città conobbe un notevole incremento della popolazione e un conseguente sviluppo edilizio.
Accarezzando la città oggi vorrei catturarne un cuore abitativo secondario, ed ecco che tra la Via San Giovanni Bosco e la Via Bernardino Luini, il gioco dei profili abitativi su tre piani lasciano il posto ad uno scorcio incantevole che consente di ammirare il Duomo e il suo campanile da un’angolazione laterale differente; un’altra prospettiva interessante, prosegue dalla Piazzetta Filippo Corridoni alla Via Moriggia: sembra di essere all’interno di un quadro che rivela lo spiccare del campanile del Duomo, caratterizzato su di un lato da palazzine d’epoca a due piani, con facciate di colori differenti e portoni d’ingresso in legno.
Da metà della Via Zanzi verso Largo Esterle i complessi a terrazze in klinker e quelli in mattoni a vista accompagnano come una lente d’ingrandimento alla magnificenza del complesso religioso della Chiesa di San Gerardo (compatrono della città), davanti allo stesso un contesto condominiale ne custodisce gelosamente una vista privilegiata dai 13 piani rispetto alla via opposta.
Troviamo la particolarità di alcuni condomini a case e uffici disposti a schiera, passeggiando nei dintorni del ponte delle grazie vecchie; l’atmosfera che si respira è un lasciapassare ai suoni della natura: attraversando il ponte l’unico suono che ne deriva è il fluire del Lambro e il vantaggio di un accesso al Parco fa da contorno.
Una menzione la esige anche Via Matteo da Campione caratterizzata da abitazioni d’epoca di pochi piani con condomini interni non visibili dalla strada, vicinissimo alla Cappella Espiatoria .
E da Corso Milano all’altezza di Via Agnesi, si comincia a scorgere, ancor meglio dai piani più alti una visuale verso l’area pedonale, quasi come un benvenuto della città. Qui la tipologia costruttiva si diversifica per stili di epoche diverse, offrendo un ventaglio di scelta oltre agli esercizi commerciali che ne caratterizzano la zona.
Dalla via Ferraris con la via Pacinotti dalla quale riusciamo ad ammirare l’esagonalità della parrocchia di San Carlo, si trova un’area ricca di costruzioni nettamente più recenti, dagli anni ‘80 in su.
…potrei proseguire a scorgere altri angoli ma è ora di lasciarvi leggere altri articoli 😊
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